Le composizioni in terracotta policroma erano molto richieste dalla committenza delle confraternite, in quanto erano in grado di coinvolgere teatralmente lo spettatore nelle storie della Passione, facendolo empatizzare e portandolo a meditare sul sacrificio di Cristo. A differenza dei due esempi appena presi in esame, la nostra terracotta presenta ancora l’originaria policromia, spesso assente o frutto di successive ridipinture apportate nel corso dei secoli. In origine la scultura in esame apparteneva a una composizione più complessa e raffigurante una Crocifissione, nella quale la nostra scultura si trovava ai piedi della croce.
La composizione doveva pertanto essere costituita almeno dal Crocifisso e dalla Madonna, si può supporre con una soluzione simile a quella adottata nella Cappella del Crocifisso nella chiesa della SS. Annunziata a Firenze. In questo casa la pala d’altare è infatti costituita dallo sfondo, raffigurante il Golgota, dipinto, mentre i personaggi sono a rilievo, addossati alla parete e realizzati in terracotta policroma.