
Coppia di Vasi con figure orientali
Attribuiti a Jacob Petit Parigi, metà XIX secolo Descrizione: Coppia di vasi dalla forma di fiasca a collo stretto su base ottagonale; due draghi alati
Portagioie in legno dal profilo mosso con fasce sagomate e rette da quattro piedini; il coperchio apribile è bombato e decorato da una sagoma d’appoggio leggermente mossa. Tutta la superficie è dipinta su fondo verde; negli spigoli sopra ai piedi ci sono delle riserve create da volute rosse, entro le quali sono rappresentati dei fiori e sempre dei mazzi di vari fiori decorano le fasce.
Sul piano, incorniciata da un intreccio di volute rosse, troviamo dipinta una scena con tre volatili poggiati su rametti fioriti.
L’interno è laccato in rosso, serratura e chiave originale.
Dimensioni: 17x36x25 cm
Le prime lacche orientali giunsero in Europa già nel Seicento, ma fu solamente un secolo più tardi che ebbero una grande diffusione nel vecchio continente. Le lacche cinesi erano infatti degli articoli altamente richiesti dal mercato, ma spesso troppo costosi e difficili da reperire. I mobili o gli oggetti a lacca, necessitavano infatti di lunghe tempistiche nella preparazione e di diversi artigiani, tra i quali coloro che stendevano la lacca, sostanza di origine vegetale che doveva essere applicata in più strati, per aumentare la lucentezza dell’opera.
Si svilupparono così in tutto il vecchio continente delle manifatture che tentavano di imitare le lacche orientali, ognuna con proprie ricette e colorazioni differenti.
Tra le città italiane, Venezia si contraddistinse nella produzione delle lacche, che presentavano delle caratteristiche peculiari e ben riconoscibili, sviluppandosi anche nella forma della cosiddetta “lacca povera”, l’odierno découpage. Sia nella forma classica che in quella povera, la lacca fu una tecnica che venne applicata a diversi articoli, dall’intero mobilio (commode, tavolini, specchiere), a oggetti di piccolo formato, quali scatolette o vassoi. Fu largamente impiegata per l’effetto di pregio degli oggetti riccamente ornati con greche fogliacee e addirittura piccole scenette, rese luminose e brillanti dalla vernice soprastante.
Il cofanetto portagioie in esame, prodotto nella città lagunare nel terzo quarto del XVIII secolo, presenta forme mosse e un coperchio bombato, espressione del gusto europeo dell’epoca. All’interno del museo di Ca’ Rezzonico a Venezia sono ancora oggi conservati vari esempi di lacche. I soggetti dipinti sono una fusione tra il gusto orientale e il gusto più tipico del rococò, entrambi caratterizzati dall’asimmetria, leggerezza e spazialità prospettica.
Attribuiti a Jacob Petit Parigi, metà XIX secolo Descrizione: Coppia di vasi dalla forma di fiasca a collo stretto su base ottagonale; due draghi alati
Piccolo cofanetto da viaggio, metà del XVII secolo in legno di pioppo rivestito da bandelle in lamina di ferro fissate attraverso delle piccole borchie.
Piccolo cofanetto da viaggio, metà del XVII secolo in legno di pioppo rivestito da bandelle in lamina di ferro fissate attraverso delle piccole borchie.
Cotone e seta di Tussar Prima metà XVII secolo, Bengala Descrizione: Coperta decorativa in cotone, interamente ricamata con seta di Tussar, dal naturale colore tendente
Orologio da appoggio Torino 1808-1814 Descrizione: L’orologio da mensola in bronzo dorato presenta un basamento decorato sul fronte da motivi fitomorfi fogliaceei e da un
Tempietto Roma, fine XVIII sec. Descrizione: Centrotavola a forma di tempio circolare in bianco con basamento in nero del Belgio, rosso e giallo antico per