
Coppia di Vasi con figure orientali
Attribuiti a Jacob Petit Parigi, metà XIX secolo Descrizione: Coppia di vasi dalla forma di fiasca a collo stretto su base ottagonale; due draghi alati
Centrotavola in ceramica e bronzo dorato. Un basamento ovale in ceramica blu con rosone dorato al centro, retto da piedi ferini in porcellana dorata, funge da appoggio per due erme femminili che reggono sul capo un cuscino su cui poggia un cestino traforato in ceramica bianca e oro, sui cui lati si trovano due riserve in oro finemente decorate con panoplie musicali. Le due erme sono realizzate in bronzo fuso a cera persa, cesellate e dorate al mercurio con parti lucide e parti opache.
cm. 28 x 28 x 14,5
L’alzata appartiene alla raffinata produzione di servizi realizzati su committenza della ricca nobiltà, quali arredi da tavola. Questa produzione risente fortemente del gusto del momento, come nel nostro caso, per il quale è ben chiaro il riferimento allo stile Neoclassico, oramai affermato negli anni Settanta del XVIII secolo. L’alzata è infatti caratterizzata da forti richiami all’antichità classica, dai piedi ferini che sostengono il basamento alle erme dalle fattezze femminile che sorreggono il
cestino. In particolare queste ultime trovano ispirazione nella produzione di argentiere di Luigi Valadier, prolifico nella realizzazione di grandi servizi da tavola, come quello per il Principe Borghese. Anche il fondo dei disegni della bottega Valadier presenta molti fogli dedicati all’argenteria da tavola. La moda imperante era ovviamente quella proveniente dalla Francia, imponendo dunque l’adeguamento dei grandi corredi principeschi della penisola. Questi servizi erano infatti accuratamente progettati nei minimi dettagli, e suppellettili da tavola spesso si trasformano in vere e proprie sculture in miniatura, ideate e realizzate per stupire gli ospiti durante i fastosi banchetti.
La nostra alzata doveva certamente risentire di questa moda ampiamente diffusa e, in particolar modo, della produzione di uno dei più grandi e ricercati argentieri dell’epoca. In particolar modo, le due erme trovano riscontro nella celebre “Erma di Bacco”, scultura realizzata per il Principe Marcantonio Borghese, per la Galleria terrena di Palazzo Borghese a Campo Marzio. Pur essendo questa un’opera scultorea quale complemento decorativo per il palazzo, il richiamo delle nostre appare chiaro, che ne riprendono le forme, riadattandole per un servizio da tavola.
– Alvar González-Palacios, I Valadier, L’Album dei disegni del Museo Napoleonico, Roma, Palombi Editori, 2015.
– Alvar González-Palacios, I Valadier, Milano, 2019, Officina Libraria.
Attribuiti a Jacob Petit Parigi, metà XIX secolo Descrizione: Coppia di vasi dalla forma di fiasca a collo stretto su base ottagonale; due draghi alati
Piccolo cofanetto da viaggio, metà del XVII secolo in legno di pioppo rivestito da bandelle in lamina di ferro fissate attraverso delle piccole borchie.
Piccolo cofanetto da viaggio, metà del XVII secolo in legno di pioppo rivestito da bandelle in lamina di ferro fissate attraverso delle piccole borchie.
Cotone e seta di Tussar Prima metà XVII secolo, Bengala Descrizione: Coperta decorativa in cotone, interamente ricamata con seta di Tussar, dal naturale colore tendente
Orologio da appoggio Torino 1808-1814 Descrizione: L’orologio da mensola in bronzo dorato presenta un basamento decorato sul fronte da motivi fitomorfi fogliaceei e da un
Tempietto Roma, fine XVIII sec. Descrizione: Centrotavola a forma di tempio circolare in bianco con basamento in nero del Belgio, rosso e giallo antico per